Promoter finanziario accusato di truffa: il processo è bloccato e a distanza di anni ancora non si è celebrata la prima udienza
Rinviato a giudicio in udienza preliminare, il promoter finanziario, originario di Messina, Mauro Morello, non ha ancora visto celebrarsi una udienza di dibattimento dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina. Complici rinvii e cambi di giudici, il processo che vede coinvolto il promoter, difeso dall’avvocato Alessandro Farau, anche oggi, 26 maggio, non è andato avanti, dal momento che il giudice titolare era assente.
Morello è imputato per truffa in quanto è accusato di aver raggirato quattro risparmiatori, tre dei quali difesi dall’avvocato Riccardo Amadei e uno di loro assistito dall’avvocato Francesco Vasaturo.
Secondo l’accusa, il 54enne, promoter finanziario in un paio di banche, avrebbe indotto conoscenti e clienti ad aprire numerosi conti corrente e di investimento che lui stesso gestiva in modo tale da tenere i medesimi clienti del tutto all’oscuro delle operazioni svolte. Nel far questo, il promoter non avrebbe consegnato mai i codici per la gestione “home banking” dei rapporti bancari che gestiva da sé, pur essendo stati aperti con i soldi dei clienti.
In questo modo, il promoter si appropriava dei soldi presenti sui conti correnti. In particolare, secondo il pubblico ministero Valerio De Luca, titolare dell’indagine, l’uomo avrebbe sottoscritto un fondo presso la banca Anima SGR, sottraendo a una delle clienti una somma intorno ai 20mila euro. Un sistema di conti e circolazione dei soldi che permetteva al promoter di ottenere denaro senza che gli investitori vedessero mai un centesimo.
I fatti sarebbero accaduti tra il 2016 e il 2018 tra Latina e Cisterna. In particolare, ai danni di un cliente della città dei butteri, Morello avrebbe concretizzato un raggiro da 40mila euro. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe formato un falso assegno circolare apparentemente emesso dalla Banca Mediolanum dal conto corrente di una coppia di Cisterna. Quando i coniugi avrebbe voluto dare i soldi alla figlia, si sono accorti che la donazione era falsa e i soldi spariti.
Una vicenda, quella di Morello, che ha avuto anche una eco mediatica, essendo stata raccontata recentemente anche dalla nota trasmissione “Le Iene”, in onda su Italia Uno, e dal tg satirico di Canale 5, “Striscia La Notizia”.