Il caso della collana votiva rubata nella chiesa di Roccagorga si allarga, il vescovo Mariano Crociata “sospende” il parroco
Nella serata di ieri, 7 giugno 2025, il vescovo Mariano Crociata è stato informato della sparizione del gioiello votivo, appartenente alla Parrocchia dei Santi Leonardo ed Erasmo a Roccagorga, custodito nell’apposita cassaforte ubicata nei locali parrocchiali.
In particolare – spiega un comunicato della Diocesi – si tratta di una collana d’oro con crocifisso che per lunga tradizione è usata per adornare il busto di Sant’Erasmo quando è portato in processione nel giorno della festa come santo patrono del paese lepino. Su questo episodio, il Parroco don Francesco Gazzelloni è stato già ascoltato dai Carabinieri della locale Stazione.
All’esito di ulteriori verifiche interne, il vescovo Crociata avvierà le necessarie indagini canoniche per accertare l’esatto svolgimento dei fatti.
Nel frattempo, sempre il monsignor Crociata – conclude il comunicato – ha chiesto al Parroco di allontanarsi temporaneamente dalla parrocchia, in attesa del completamento delle indagini, senza che ciò arrechi alcun pregiudizio pastorale alla comunità parrocchiale di Roccagorga.
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Intanto il parroco di Roccagorgo, Don Francesco Gazzelloni, ha scritto pubblicamente sulla pagina social della parrocchia: “Carissimi – rivolgendosi ai fedeli – Con profonda preoccupazione sono qui a comunicarvi quanto purtroppo accaduto nella nostra chiesa prima che si diffondano voci errate su di me o sui collaboratori parrocchiali.
Quando il 1° giugno di quest’anno abbiamo preparato il busto per la processione, mi sono reso conto che l’astuccio della Croce Pettorale in oro del Santo era vuoto e la Croce sparita!
Io ricordo di averla riposta correttamente lo scorso anno ma non escludo di averla riposta altrove e che il furto o lo smarrimento possa essere avvenuto già dallo scorso anno, poiché una volta chiusa la cassaforte, senza di me non è possibile riaprirla.
Correggendo alcuni articoli usciti online e vi dico che le chiavi della cassaforte di sant’Erasmo non sono a disposizione di nessuno e le custodisco io gelosamente a casa mia dall’ottobre del 2021, anno del mio insediamento, purtroppo a me è stata consegnata una sola copia dal parroco uscente! Ho sporto regolare denuncia ai carabinieri e gli inquirenti e i collaboratori parrocchiali stanno lavorando all’unisono per cercare di ricostruire questo spiacevole accaduto, sperando ancora di poterla ritrovare in chiesa.
Vi chiedo di non alzare polveroni inutili e sopratutto di non intralciare il lavoro dei carabinieri con notizie false e speculazioni gratuite che potrebbero fuorviare le indagini in corso”.