DEPOSITO NAZIONALE PER I RIFIUTI RADIOATTIVI: SOGIN TRASMETTE LA CARTA DELLE AREE IDONEE AL MINISTERO

16 Marzo 2022

La Sogin ha trasmesso al ministero della Transizione ecologica la proposta di Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) ma per ora è secretata

Le località scelte dalla Sogin, che si trovano in sette regioni, sono tutte candidate ad essere il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, pur avendo espresso contrarietà. Tuttavia per la Sogin si è trattato della “più grande consultazione pubblica finora svolta in Italia su un’infrastruttura strategica per il Paese”.

“La proposta trasmessa al miTe è stata predisposta – spiega la società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi – sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25mila pagine di atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno, dopo la pubblicazione della Cnapi”. 67 le aree potenzialmente interessante al cantiere da 900 milioni, dislocate in sei regioni: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, SiciliaSardegna.

“La norma – continua la nota di Sogin – prevede ora che il ministero della transizione ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due ministeri e dell’Isin”.

“La pubblicazione della Cnai – prosegue Sogin – avvierà la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle regioni e degli enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito nazionale”.

Nessuna delle 67 aree ricade nella provincia di Latina.

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