LBC: “DOPO I CENTRI ANZIANI, ANCHE I LAVORATORI OSA MANIFESTANO CONTRO IL COMUNE” 

22 Marzo 2025
Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune
Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune

“I centri anziani protestano sotto il Comune, le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa Osa sono in stato di agitazione. Tutti i nodi di un’incapacità politica e amministrativa si stanno purtroppo rivelando e stanno colpendo diverse categorie di cittadini, spesso i più fragili. Intanto però né la sindaca, tra l’altro delegata nazionale al Welfare per l’Anci, né i suoi assessori ci hanno messo la faccia scendendo a rassicurarli”.

Così il movimento Latina Bene Comune, per voce dalla segretaria, Elettra Ortu La Barbera, e dei consiglieri comunali, Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, commenta le difficoltà che stanno vivendo i centri anziani del capoluogo e anche i lavoratori della cooperativa Osa, aggiudicataria dei Servizi sociali, sui quali incombe la mannaia dei tagli al personale e della conseguente riduzione dei servizi.

“I centri anziani – dichiara il movimento – si sentono abbandonati. Hanno dovuto organizzare presidio sotto il Comune per essere considerati. Non era mai accaduto prima che manifestassero contro un sindaco e un’amministrazione. Queste 10 strutture, frequentate da circa 4.500 persone, rappresentano un patrimonio che va preservato e tutelato. Sono parte del tessuto stesso della città e punti di riferimento per l’aggregazione e l’invecchiamento sano e attivo. Ma l’amministrazione li ha dimenticati, non riconoscendo loro neppure un contributo annuale per le preziose attività organizzate e non trovando soluzioni concrete al problema legato al loro adeguamento per l’agibilità”.

“Nello stesso momento 300 lavoratori della Osa, preoccupati per la scadenza della proroga dell’appalto dei servizi sociali – continua Lbc – hanno dovuto rivolgersi al prefetto, attraverso tutte le sigle sindacali unite, a fronte di tutte le richieste di confronto inviate all’amministrazione comunale negli ultimi due anni e rimaste senza risposte. Ricordiamo che è su questi lavoratori che si regge l’assistenza domiciliare ad anziani e persone disabili, il funzionamento dei centri diurni e l’assistenza scolastica integrata. Ma l’indirizzo è chiaro: il Comune non ha fondi e taglia, individuando probabilmente altre priorità. Tutto questo si tradurrà in una riduzione del lavoro dei dipendenti ma anche in un ridimensionamento dei servizi offerti a bambini, anziani e persone disabili. Purtroppo sapevamo già che l’attenzione e la sensibilità verso le tematiche del welfare non fanno parte dei valori di questa amministrazione, al di là degli slogan elettorali. E questa vicenda insieme alla pessima gestione dei centri anziani, la cui protesta è stata tra l’altro definita strumentale, ne è la dimostrazione”.

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