“LE SEI ANIME DI UN FASCISMO ANCORA VIVO”, IL GIORNALISTA PIETRO ANTONELLI VINCE IL PREMIO LETTERARIO CITTÀ DI CASTELLO

26 Ottobre 2020
Pietro Antonelli
Pietro Antonelli

Il premio letterario Città di Castello, giunto alla XIV edizione, è riservato a opere inedite di narrativa, poesia e saggistica. Nella sezione saggistica tra i settantadue partecipanti c’era appunto Pietro Antonelli.

“LE SEI ANIME DI UN FASCISMO ANCORA VIVO”

È questo il titolo del libro di Pietro Antonelli.

L’autore ricostruisce la storia del fascismo attraverso l’analisi degli aspetti umani e caratteriali di numerose figure protagoniste del primo e secondo dopoguerra. L’originalità dell’opera è proprio quella di approcciarsi alla narrazione storica tenendo in grande considerazione i suddetti aspetti, che, secondo Pietro Antonelli, incidono significativamente sul corso degli eventi.

Così facendo Pietro Antonelli arriva a delineare sei anime del fascismo. Si tratta quindi di una analisi molto approfondita e interessante, sicuramente in grado di stimolare un dibattito.  

La prefazione del libro, che si caratterizza per una scrittura estremamente scorrevole, è di Sandro Neri, Direttore de “Il Giorno” di Milano.

LA GIURIA

La serata finale si è svolta sabato 24 ottobre. Purtroppo, per via dell’emergenza Covid-19, era presente solo la giuria ma non i trenta finalisti (dieci per sezione).

La giuria, presieduta dal regista e critico teatrale Alessandro Quasimodo, era composta da: Osvaldo Bevilacqua, giornalista e conduttore di programmi televisivi; Maria Borio, scrittrice e ricercatrice; Anna Kanakis, attrice e scrittrice; Alessandro Masi, segretario generale società Dante Alighieri; Luciano Monti, docente alla LUISS di Roma; Claudio Pacifico, ambasciatore d’Italia e scrittore; Antonio Padellaro, giornalista e scrittore; Francesco Petretti, scrittore e autore di documentari; Marinella Rocco Longo, docente all’Università degli Studi Roma Tre; Giovanni Zavarella, giornalista e critico letterario.   

PIETRO ANTONELLI

Pietro Antonelli, 62 anni e due figli di 33 e 26 anni, si è laureto nel 1982 in Scienze Politiche presso l’Università La Sapienza di Roma.

Dal 1988 è giornalista pubblicista, attività esercitata sempre con passione, libertà e indipendenza, e in oltre trenta anni di professione ha fondato diversi periodici locali a Latina, Siena e Verona e collaborato con testate nazionali a Milano e Roma. In particolare, per quanto riguarda Latina, ricordiamo “Dossier” e “La Piazza” (successivamente denominata “Il Settimanale di Latina”)

Nel 2017 ha pubblicato con una casa editrice di Latina il libro “Latina-Littoria, la città di nessuno”, un’indagine sulla nascita di Littoria e lo sviluppo di Latina nel dopoguerra.   

Dal 2014 ha iniziato a dividersi tra l’Italia e il Regno Unito, dove sua moglie è docente presso la Loughborough University. Dal 2018 è stabilmente residente nel cuore dell’Inghilterra, nell’East Midlans.

A Pietro Antonelli vanno i sentiti rallegramenti da parte di Latina Tu per l’importante riconoscimento.

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